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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come scegliere gli attrezzi per fai da te e vediamo quali sono i prezzi dei migliori prodotti sul mercato.
Tutti nelle nostre case abbiamo una più o meno fornita cassetta degli attrezzi, utili per piccole riparazioni domestiche o per i nostri hobby. Leggi la guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere le migliori attrezzature per bricolage in base a criteri di qualità, prezzo, offerte e corretta informazione per il consumatore.
Con i tempi che corrono è sempre più frequente, in caso di piccoli inconvenienti domestici quali problemi elettrici, idraulici, ecc. evitare di ricorrere a professionisti del mestiere che alla fine presentano conti molto elevati da saldare. Si sceglie piuttosto di sbrigarsela da soli con i mezzi che si hanno a disposizione e soprattutto con olio di gomito! A tutti sarà capitato certamente più di una volta di montare mensole, fare buchi nel muro con il trapano, girare e rigirare viti, dipingere pareti o soffitti, scartavetrare, incollare qualcosa di rotto, arrampicarsi sulla scala ad esempio per montare le tende e così via.
Spesso però quello che manca non è la buona volontà ma gli strumenti adatti per fronteggiare piccole o grandi difficoltà domestiche. Insomma una buona cassetta degli attrezzi, utile non solo per destreggiarsi in eventuali imprevisti casalinghi ma anche per portare avanti alcuni hobby e per migliorare la proprie capacità manuali e tecniche.
Lunghissimo è l’elenco degli strumenti utili da tenere in casa, da oggetti piccoli come colla, forbici, martello, cacciaviti di vario tipo, chiavi inglesi e pinze, fino ad oggetti più impegnativi come il trapano o più ingombranti come le scale di grandi dimensioni.
Tutti questi attrezzi si trovano ormai con facilità in ferramenta e in negozi di vario genere e sono nate addirittura delle vere e proprie catene di mega-store dedicate esclusivamente alla vendita di tutti i prodotti utili per il bricolage e in cui davvero si può trovare anche lo strumento più particolare e ricercato oltre ad un’ampia gamma di marche e prezzi spesso più vantaggiosi.
Ma adesso concentriamoci su quali sono gli utensili essenziali e indispensabili, quegli attrezzi che proprio non possono mancare nella vostra cassetta. Per comodità li ho accorpati in gruppi, in modo da poter fare una carrellata più esaustiva ed appropriata. Chiaramente data l’enorme vastità degli strumenti e degli accessori che potrebbero essere utili in casa (soprattutto se avete ampie terrazze, giardino o un camino) in questa guida mi limiterò ad elencare quelli essenziali e di uso più comune.
Martello
Il martello è uno strumento abbastanza elementare, è infatti costituito da un blocco metallico più o meno pesante (parte da 200 grammi circa ma può arrivare addirittura a pesare 2 kg.) montato su un manico di legno comodo da impugnare.
Utilissimo per piantare chiodi, paletti o altro e anche più in generale ogni volta che c’è necessità di battere qualcosa, ad esempio per raddrizzarla o per togliere delle ammaccature.
Ve ne sono di moltissime forme e grandezze a seconda dell’uso che se ne deve fare e sono spesso associati al mestiere che particolarmente li utilizza: falegname, carpentiere, meccanico, tappezziere fino ad arrivare al modello da alpinista.
Il più comune è il cosiddetto “da falegname” che a volte non ha il gambo in legno ma di acciaio e in questo caso il martello ha la biforcatura finale (chiamata penna) utilissima per estrarre i chiodi, che può essere dritta o ricurva, (quest’ultima è tipica dello stile americano).
Vi è poi il martello “da fabbro” che a differenza di quello da falegname non ha mai la biforcazione e viene utilizzato solitamente per lavori di fino, grazie alla sua punta leggermente arrotondata e alla sua leggerezza, pesa infatti 200 grammi circa.
Il martello “da carpentiere” invece è più robusto (da grammi 450 a 700) e si usa infatti per lavori più impegnativi, ad esempio sul legno più duro. Utilissimo poi per estrarre i chiodi, grazie alla sua scanalatura che permette anche di tenerli fermi o raddrizzarli. È molto utilizzato infine per lavorare cuoio e ferro.
Alcuni martelli più evoluti hanno un’impugnatura ergonomica e a volte sul manico è montata una gomma antiscivolo per una migliore presa. Per un utilizzo corretto va impugnato all’estremità e ed è necessario colpire sulla superficie o sul chiodo di piatto altrimenti si rischia di rovinare la superficie o piegare il chiodo.
Cacciavite e chiave inglese
Un altro utilissimo attrezzo è il cacciavite, comunemente usato per svitare o avvitare viti. È composto da una parte in acciaio che deve far presa sulla vite e un manico di plastica con l’impugnatura. Ve ne sono di moltissime tipologie e grandezze, adattabili a differenti tipi di viti.
Sono facilmente classificabili in base alla loro punta, i due modelli più utilizzati sono lo spaccato con una punta piatta e stretta e quello a stella che invece ha una punta a croce. Ma ne esistono anche altri che vengono utilizzati per situazioni più particolari: il cacciavite Pozidriv, sempre a croce ma con dei tagli in più, quello Robertson di forma quadrata e infine il Torx con una punta a stella a sei punte.
Un tipo di cacciavite è anche la Brugola caratterizzata da una punta e un’asta di forma esagonale.
Esistono cacciaviti che hanno la punta intercambiabile, dunque permettono di montare sulla struttura in plastica punte di tipologie e grandezze differenti. Pratico per chi vuole avere “tutto in uno”. Per quanto riguarda la struttura e l’impugnatura vi sono quelle rigide e quelle flessibili o, anche in questo caso quelle intercambiabili.
Risulta essere molto importate avere in casa una vasta gamma di cacciaviti che possono essere utili in varie occasioni ed è altamente consigliato utilizzare sempre quello della grandezza adeguata alla vite per evitare di rovinarla. Altri utensili da tenere in casa assolutamente sono le chiavi inglesi, di grandezze differenti, facilmente riconoscibili grazie alla classificazione per numero. La struttura di ferro di cui sono composte ha due estremità aperte e ricurve di ampiezza differente che servono a stringere dadi e bulloni (sono molto utili ad esempio per la manutenzione di biciclette, scooter e macchine).
Sono acquistabili sia singolarmente che insieme all’intero set, di solito composto da 12 pezzi.
Ultimamente ho visto in commercio, ad un prezzo davvero accessibile, un attrezzo che racchiude in un solo oggetto ben otto numeri di chiavi inglesi, dall’8 al 19. Se fosse davvero funzionale sarebbe un ottimo acquisto, dato che un buon set di chiavi inglesi costa di più e occupa certamente più spazio di un utensile solo. Ma è vero allo stesso tempo che risparmiare qualche soldo non è sempre una buona idea.
Pinza e tenaglia
Molto utili in casa si rivelano anche le pinze. In realtà si raccoglie sotto questo nome una più ampia varietà di attrezzi costituiti essenzialmente da un’impugnatura, che può essere isolata o meno, e due becchi, dentati nella parte centrale, che servono ad afferrare dadi o bulloni e delle parti più affilate per tagliare fili. Ne esistono dunque svariate tipologie, i becchi possono essere più o meno lunghi, sottili, curvi, arrotondati, ecc.
Diciamo che l’ideale sarebbe di averne in casa una a becchi normali, una a becchi sottili e lunghi e infine quella denominata “Grip”, molto particolare perché ha un meccanismo che blocca le ganasce aperte ad una data ampiezza, e per questo viene chiamata anche “a scatto”. Si può utilizzare ad esempio per incollare due pezzi insieme. Altra pinza da avere in casa è quella “a pappagallo”, chiamata così perché la sua sagomatura ricorda vagamente la forma di questo volatile. L’apertura dei due becchi è regolata dall’impugnatura ma il fulcro si può regolare in modo tale da poterla utilizzare su oggetti di diversa grandezza, molto utile su quelli di forma cilindrica o esagonale.
Della stessa famiglia, anche se l’uso che se ne fa è leggermente diverso, sono le tenaglie, che servono a stringere il fil di ferro, rimuovere chiodi o tranciare qualcosa. I tipi fondamentali sono due: da carpentiere, adattissima a tagliare e con le ganasce piccole, e quella da falegname, usata invece per ampliare buchi ed estrarre chiodi, che ha le ganasce più larghe. Una specie di tenaglie sono considerati poi i tronchesi, che vengono utilizzati soprattutto per tagliare fili, anche molto sottili e resistenti.
Importante sia per le pinze che per le tenaglie è che la distanza tra le due braccia di cui sono composte sia giusta, in modo dunque da non schiacciarsi le dita nella stretta, inoltre le due ganasce o becchi di cui sono composte devono essere regolate in modo tale da non essere troppo strette o troppo morbide, potranno così fare la giusta pressione sull’oggetto sul quale dovrete adoperarle.
Per tagliare e limare
Tutti in casa abbiamo certamente delle forbici, quelle più utilizzate sono quelle “da carta” e per chi ha un giardino, quelle appunto “da giardiniere” per sfoltire siepi o potare piante e alberi. Ma ne esistono di moltissimi tipi a seconda dell’uso che se ne deve fare. Tanto per citare un modello, molto comuni sono quelle “da elettricista” da usare in buchi o spazi ristretti, esse hanno a volte una lama curva proprio per facilitarne l’utilizzo e soprattutto possiedono il manico isolato.
Un tipo particolare di forbici sono poi le cesoie, utili a tagliare lastre metalliche più o meno spesse e che, proprio perché devono poter tagliare materiali molto duri, utilizzano un sistema di leve che permette di moltiplicare la forza generata dalle mani. Esistono vari tipi di lame che hanno sagome diverse a seconda del lavoro da fare.
Sempre utili a tagliare, ma questa volta soprattutto il legno e metalli non troppo resistenti, sono poi seghe e seghetti. A mio avviso da tenere sempre in casa è il seghetto per il metallo che permette di fare piccoli ma importanti lavori e che ha lame intercambiabili di diverso spessore.
Utensili altrettanto necessari sono poi le lime che permettono di levigare i materiali facendoli divenire di dimensioni e forme diverse da quelle di partenza. Si distinguono in base alla forma che può essere piatta o tonda e, come per le chiavi inglesi e per i cacciavite, esistono dei veri e propri kit che raccolgono le forme e dimensioni più utilizzate. Un consiglio dopo l’utilizzo delle lime è quello di rimuovere i trucioli che rimangono appiccicati all’utensile e che a lungo andare lo possono deteriorare. Per rimuoverli tenete a portata di mano una spazzola d’acciaio. Infine un modello particolare di lima è la raspa, utile per il legno. E per ultima, ma non per importanza, nella vostra cassetta degli attrezzi non può mancare un po’ di carta vetrata. Si vende in fogli di diverso spessore a seconda se dovete fare lavori di fino o meno.