In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come scegliere una calandra e vediamo quali sono i prezzi dei migliori prodotti sul mercato.
La calandra è un macchinario industriale utilizzato per la compressione, la distensione e la finitura di diversi materiali, allo scopo di ottenerne fogli o nastri.
Il materiale subisce una compressione ed una successiva distensione attraverso il passaggio nei due cilindri rotanti, grazie a cui assume forme a nastro oppure a pellicola. In genere poi le superfici del nastro che ne esce è riproduttiva di quella dei due cilindri. Esistono diversi tipi di calandre a seconda del loro compito specifico e dei vari materiali che devono trattare; a variare sono il numero di cilindri (possono essere due, quattro, dodici o diciotto) e il loro stesso diametro, i materiali che li rivestono o li costituiscono, la pressione che viene esercitata, la velocità con cui avviene il processo, eccetera. Capita che i cilindri possano essere anche riscaldati, o tramite elettricità o tramite vapore. La calandra è uno strumento che viene utilizzato nelle industrie di gomma, carta, tessuti, metalli e materiali plastici, ovviamente in modalità, forme e dimensioni costruttivi differenti a seconda del tipo specifico. Prendiamo come esempio l’industria che produce carta: essa utilizza infatti quattro tipi fondamentali di calandra, che di seguito elenchiamo. Prima di tutto c’è il genere di calandra più semplice, costituita solamente da due cilindri, e chiamate generalmente presse, i due cilindri sono ad assi paralleli e, di solito, vanno a comporre una macchina continua. Le presse servono per la compressione appunto dei nastri cartacei che si vanno formando via via, ne aumentano il livello di densità e dunque anche la compattezza, migliorandone la superficie in quanto a qualità; distinguiamo presse collanti, presse umide e presse “offset”.
Alla fine della cosiddetta macchina continua di solito troviamo poi la liscia di macchina, ovvero una calandra composta da quattro, sei oppure otto cilindri, ciascuno fatto di ghisa fusa, con la superficie di tipo speculare in conchiglia (nelle vere e proprie calandre abbiamo invece cilindri o in materiale decisamente più morbido, oppure in ghisa). La cosiddetta liscia serve per la compressione della carta e per ridurre le sue imperfezioni a livello di superficie, in modo da renderla (come il nome stesso suggerisce) più liscia. Infine la satina è un tipo di calandra estremamente semplice, costituita solo da due cilindri fatti di ghisa e per cui molto robusti; il suo scopo è quello di rendere più lucidi i fogli di carta o cartoncino, che vengono posti uno sopra l’altro da due a dieci a dodici alla volta a seconda dello spessore che hanno, e intervallati da un numero pari di lamiere lucide in zinco oppure in altri materiali adatti. Questo pacchetto così composto viene passato ripetutamente fra i due cilindri finchè la parte superficiale della carta non diventa lucida nel modo in cui si desidera; questo tipo di calandra, comunque, al giorno d’oggi è praticamente caduta in disuso.
Supercalandra
Lo scopo ultimo della supercalandra (nome che deriva dall’americano, in cui la liscia di macchina è detta calandra) è quello di rendere lucida la carta in bobina. Questa calandra è composta di un alto numero di cilindri, da dodici a diciotto, tutti paralleli e al di sopra dei quali troviamo le cosiddette spalle, atte a guidarli e sovrastarli nel modo più solito possibile, facendo loro da incastellatura. Una centralina oleodinamica mette in azione vari stantuffi, i quali esercitano poi una pressione precisa sui perni che reggono il cilindro di testa. I cilindri di questa calandra possono essere o di cotone tenuti ad un altissimo livello di compressione, o di ghisa lucida e dotati di rivestimento di lana. Poco dopo la metà della cosiddetta macchina abbiamo poi i cilindri gemelli, tutti e due di cotone oppure di lana, cosicchè il lato di quel foglio che in precedenza andava a toccare i cilindri fatti di ghisa continua invece il suo percorso andando a parare sui cilindri di lana, e via così, viceversa. Grazie a questo meccanismo è possibile far sì che entrambe le facce del foglio lavorato siano più o meno allo stesso livello di lucidità e levigatura, eguagliandosi quanto più possibile.
Tra le svariate coppie composte dai cilindri viene fatto passare quindi il foglio che si svolge dalla bobina, e durante questo percorso il foglio di carta viene estratto e reinserito con l’aiuto di appositi piccoli cilindri, fatti ad hoc per “guidare” i movimenti della carta. Tramite questa tecnica e getti di vapore, i fogli possono essere agevolmente tenuti umidi; questo perché solamente da umido il foglio potrà assumere la brillantezza desiderata attraverso le operazioni di calandratura. La forma apposita dei piccoli cilindri, inoltre, fa in modo che il foglio possa rimanere disteso ed evita che si creino su di esso pieghe indesiderate o grinze. A seconda delle differenti tipologie di carta, le calandre che servono alla sua lavorazione assumono diverse caratteristiche di costruzione.
Calandre più Vendute Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista delle calandre più vendute online con i relativi prezzi. Cliccando sul prodotti è possibile accedere alla pagina in cui si trova una descrizione dettagliata e le opinioni degli acquirenti.