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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come scegliere un compressore professionale e vediamo quali sono i prezzi dei migliori prodotti sul mercato.
Il compressore è una macchina elettromeccanica che sotto l’azione di un motore elettrico pone sotto pressione un determinato volume di aria.
Il termine compressione si presta a molteplici interpretazione negli ambiti più disparati dello scibile umano. In fisica è usato per descrivere un’azione meccanica che altera le dimensioni di un corpo avvicinandone le molecole di cui è composto. Infatti la compressione non è altro che una riduzione del volume di un solido o di un gas e può essere intesa anche come una trasformazione aerodinamica che determina un aumento di pressione. In ambito metallurgico, la compressione dei metalli o delle polveri può avvenire a caldo o a freddo. Il procedimento a caldo si usa solo per la preparazione di materiali particolari come le leghe diamantate o i materiali di attrito, come particolari leghe. La compressione comunemente intesa, invece, avviene a freddo, cioè a temperatura ambiente: i valori della pressione, compresi tra 1 e 15 t/cmq varia al variare del tipo di metallo da comprimere.
Caratteristiche
Letteralmente si definisce compressore una macchina in grado di alzare la pressione di un gas attraverso un procedimento meccanico. Differisce dalla pompa comune perché può essere usato solo in presenza di fluidi per i quali valga il principio dei gas perfetti, chiamati fluidi comprimibili.
Ogni macchina ha un suo rapporto di compressione definito dal rapporto fra la pressione assoluta di mandata e quella assoluta di ingresso. La dicitura 3:1, ad esempio, significa che il rapporto di compressione della macchina è 3. Già nell’età del ferro (a partire quindi dal XII secolo a.C.) si stima che l’uomo avesse inventato il mantice, che raffinato durante i secoli, fu largamente impiegato a partire dal 1600 per creare ventilazione nei canali delle miniere. Azionati con motori a vapore, gli unici disponibili all’epoca, erano in grado di mandare aria compressa a considerevoli profondità nel sottosuolo per garantire ai minatori una corretta, o perlomeno, sostenibile presa d’aria.
I modelli alternativi dell’epoca, sia pure con sempre più frequenti e moderne rivisitazioni, sono rimasti per lungo tempo quelli più comuni. Solo recentemente si sono affacciati sul mercato nuovi tipi di macchine, le volumetric e le dinamiche. Nell’accezione quotidiana del termine, definisce quella macchina che è in grado di comprimere l’aria (o altro gas) aumentandone la densità e diminuendo il volume. Il gas così ottenuto ha una forte energia potenziale e una pressione elevatissima.
In particolare, le macchine che comprimono aria, producono una pressione necessaria ad azionare attrezzi quali martelli pneumatici, pistole a spruzzo e sabbiatrici. Esistono però modelli che hanno tutt’altra funzione, come quelli stradali, sostanzialmente macchine che utilizzate per appianare il manto stradale appena rifatto.
Volumetrici
Come abbiamo detto ne esistono diverse tipologie, la loro diversa denominazione dipende generalmente dalla meccanica di funzionamento. Quelli volumetrici, comprimono l’aria o il gas in volume indipendente dalle condizioni di mandata e aspirazione. In altre parole, in queste macchine, velocità di rotazione e portata sono direttamente proporzionali, mentre il rapporto di compressione è indipendente dalla suddetta velocità di rotazione. Il tipo più comune fra questi, è chiamato compressore alternativo.
L’aria (o altro gas) viene convogliata per aspirazione in un cilindro e poi letteralmente compressa da uno stantuffo. Successivamente, tramite una valvola di controllo, la quantità compressa viene inviata in un serbatoio pronta per essere utilizzata. Fa parte della famiglia delle macchine alternative anche il compressore ad anello liquido che, invece delle pale, ha appunto un anello di liquido incomprimibile che consente la tenuta del gas.
Ha un maggior rendimento volumetrico ma un minor risparmio di energia rispetto al compressore con le palette. Sempre nell’ambito dei sistemi alternativi, troviamo i compressori a lobi, molto robusti e resistenti, senza parti che sfregano fra loro, producono la compressione grazie a due rotori a due lobi l’uno che ruotano parallelamente in sincronia fra loro. Chiamati anche soffianti, consentono generalmente un rapporto di compressione 2:1.
Vengono impiegati nei motori a Ciclo Otto (cioè quasi tutti i motori alimentai a benzina), negli evaporatori per comprimere il vapore stesso e nella produzione del vuoto spinto come primo stadio. Esistono poi dei modelli chiamati a vite, con meccanica più semplice rispetto ai modelli alternativi e rendimento più elevato: la macchina è infatti soggetta a meno sollecitazioni perché le due viti di diametro differente che producono la compressione, si muovono di moto continuo. Hanno generalmente rapporti di compressione elevati (3:1 o 4:1) e possono essere usati in più stadi.
Dinamici
Fanno parte invece della categoria dei dinamici, le macchine centrifughe e assiali. Le macchine dinamiche sono chiamate anche turbocompressori in grado, però, di raggiungere solo una pressione media. Qui, la maggiore densità del gas viene prodotta utilizzando una ventola montata in un cilindro chiuso. L’aria esterna, convogliata all’interno del cilindro, viene accelerata dalla forza centrifuga della ventola in azione. Un diffusore fisso a pale trasforma l’aria accelerata in pressione e la convoglia in un serbatoio. Per ottenere maggiore densità, possono essere necessari diversi stadi di compressione, cioè può essere necessario ripetere più volte lo stesso procedimento, utilizzando come “materia base” l’aria o il gas già compresso nello stadio precedente.
Si stanno mettendo a punto modelli dinamici in grado di ottimizzare lo scambio energetico per un miglior rapporto tra peso, dimensioni e ingombro. Le macchine centrifughe e quelle assiali, pur appartenendo al genere di compressori dinamici, presentano delle sostanziali differenze di funzionamento. I centrifughi, infatti, producono la compressione usando la forza centrifuga di una ventola che ruota ad una velocità di migliaia di rad/s, avendo i gas una massa specifica misurata in circa 1/1000 rispetto a quella dei liquidi. Hanno un rapporto di compressione elevato, fino a 10:1 e vengono impiegati prevalentemente per la loro silenziosità e laddove non si voglia creare nessuna contaminazione del gas con materiali fluidi o solidi.
A causa delle grandi dimensioni, però, si presentano delle limitazioni di utilizzo: non vanno bene infatti per i motori aeronautici, ma sono impiegati negli impianti di refrigerazione a gradi portate e nella sovralimentazione di motori per automobili. Quelli assiali, invece, si prestano bene a differenza di quelli centrifughi, ad essere assemblati in stadi per ottenere elevate compressioni del gas; il rapporto di compressione in queste macchine può arrivare fino a 30. Sono macchine impiegate laddove servano elevate compressioni come nei motori a reazione ad uso aeronautico.
In commercio
Si dividono sostanzialmente in due categorie: quelli per uso industriale e professionale e quelli per hobby e bricolage. Le caratteristiche tecniche e il prezzo variano di molto. Nella prima categoria rientrano i compressori a pistone e quelli adatti a uso continuo con spegnimento automatico. Alcune aziende produttrici sono Atlas Copco, Kaiser, Mattei, Radaelli, Compair Holman, Zanon.
Gli usi di queste macchine sono fra i più svariati: per il modellismo, per la costruzione di mobili e piccoli oggetti, per la verniciatura, per la pulizia della casa. Anche le automobili dotate di sistema di aria condizionata montano dei compressori appositamente studiati per questa funzione. La Ide Compressors e la Bauer Group sono invece fra le aziende produttrici di sistemi a immersione, necessari per la produzione di aria pura e respirabile. Sono generalmente dati in dotazione ai subacquei e ai vigili del fuoco.
Si dividono in portatili e fissi. Fra le categorie di impiego dei compressori ad uso professionale c’è l’area geofisica e sismica: le strumentazioni di rilevazione utilizzano grandi macchine capaci di una portata volumetrica fino a 3.500 litri al minuto e in grado di raggiungere una pressione pari a 350 bar. Infine, ne esistono di adatti alla carica dei fucili e delle carabine per il tiro a segno.
Compressori Professionali più Venduti
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