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In questa guida vediamo come scegliere un mixer video e segnaliamo quali sono i prezzi dei migliori prodotti sul mercato.
Uno degli strumenti maggiormente utilizzati negli studi di produzione audiovisiva è il mixer video. Questa apparecchiatura, come esprime il suo stesso nome, svolge la funzione di mixare, quindi miscelare, più sorgenti video per renderle più ricche di dettagli, contenuti o effetti speciali, ma anche di cambiarne i collegamenti su un unico segnale.
Come Scegliere un Mixer Video
Questa apparecchiatura, utilizzata per lo più in televisione o cinematografia, è gestita dalla regia o da un singolo operatore. Attualmente, dato il crescente interesse da parte di un’utenza più profana, si stanno sviluppando tecnologie che rendono possibili risultati simili anche non possedendo apparecchiature sofisticate come quelle degli studi di produzione.
Un esempio lampante è quello di Mobicast, software al quale hanno lavorato ricercatori di Microsoft che consente appunto di combinare più sorgenti video provenienti da videocamere o cellulari diversi. Il mixer video è generalmente composto da
-Un pannello di controllo inserito nell’area di produzione. Diverse unità (ma anche una in alcuni casi) nelle quali è posto il circuito. -Alcuni modelli possono essere invece progettati e costruiti in moda da contenere tutto in un solo elemento, soluzione però più difficoltosa da installare e da gestire.
Unità circuitale
Per iniziare, parlando di tale argomento, specifichiamo che la parte circuitale di un mixer video si può collegare al pannello di controllo mediante diverse tecnologie, così come diversi possono essere i tipi di mixer che utilizzano un segnale video analogico composito o digitale.
Per quanto riguarda la prima specificità possiamo affermare che le più moderne tipologie di mixer utilizzano tecnologie per reti locali, per il segnale video invece risultano tutt’ora maggiormente utilizzati mixer video a segnale analogico composito. I mixer possono altresì essere controllati o controllare altri apparecchi attraverso particolari interfacce.
Pannello di controllo
In linea di massima, e per un discorso comprensibile anche alle persone che non sono particolarmente preparate sull’argomento il funzionamento di un mixer video può essere espresso attraverso qualche semplice passaggio ed elaborando il concetto di “bus” (canale dove viene fatta convergere una serie di segnali e che consente alle diverse componenti del sistema di dialogare tra loro), alla base del funzionamento del mixer stesso. Ogni riga di pulsanti (raggruppati in banchi) associati ad una sorgente costituisce un bus. Premendo un dato pulsante selezioniamo l’ingresso sull’uscita relativo ad un bus.
Osservando un moderno mixer video noteremo i banchi divisi in due bus
-Program sempre attivo, dotato di monitor, riceve la segnalazione di tally.
-Preset o preview anch’esso dotato di un proprio monitor.
La sorgente selezionata su questo tipo di bus può essere scambiata, per tale motivo il mixer viene denominato flip-flop. Lo scambio tra i banchi viene effettuato attraverso la barra di transizione (costituita da una leva) che crea appunto una transizione tra i due bus (esempio tipico della dissolvenza) o mediante un pulsante posto vicino ad essa.
Esiste un’altra tipologia di bus che è quella di chiave. Essa ci riconduce all’ambito degli effetti speciali. Infatti l’intarsio o la chiave non è altro che un effetto speciale ottenuto da una parte di segnale video che si sostituisce ad un’altra. L’esempio più comune è quello dell’inserimento di animazioni, titoli e grafiche varie su un segnale televisivo.
I mixer, a seconda delle esigenze, possono essere dotati di mezzo, uno o più banchi (banchi effetti) che a loro volta possono essere inseriti sul Program e dar vita in questo modo ad effetti più o meno complessi composti su un banco separato.
Prima dell’uscita del segnale esiste l’ultimo stadio del mixer video, ovvero il downstream key (chiave a valle). E’ un inserimento a chiave di tipo lineare utilizzato per porre sul video segnali presenti sull’uscita come il logo della tv ad esempio. A volte questo tipo di inserimento è realizzato da un’apparecchiatura esterna.
Sincronizzazione
La sincronizzazione tra le sorgenti è fondamentale in quanto il mixer video genera una combinazione tra i segnali provenienti da apparecchiature diverse. Questo, in ambito professionale, è agevolato da un generatore di sincronismi che assicura la contemporaneità dei segnali. Ponendo questo discorso in un contesto concreto possiamo dire che la sincronizzazione è di notevole importanza poichè un’immagine fuori sincrono non verrebbe mostrata correttamente. Ogni apparecchio che genera segnali video può essere usato per la sincronizzazione, in genere però si usa un’apparecchiatura chiamata Sync Pulse Generator che può essere a sua volta agganciata ad un segnale esterno.
Output video
Program, uscita principale del mixer.
Clean feed, simile al Program ma sprovvisto dei segnali di chiave inseriti su di esso.
Aux Bus, uscite ausiliarie che consentono alle singole sorgenti di inserirsi su uscite autonome.
Mixer Video più Venduti Online
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