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In questa guida mettiamo a disposizione alcuni consigli su come scegliere i pannelli fonoassorbenti e vediamo quali sono i prezzi dei migliori prodotti sul mercato.
Per ridurre il rumore all’interno di bar, hotel, ristoranti, pub e locali pubblici frequentati da molte persone contemporaneamente, è bene verificare il livello di rumorosità raggiunto e acquistare dei pannelli fonoassorbenti che provvederanno ad assorbire i decibel in eccesso. Leggi la guida per conoscere le caratteristiche dei migliori sistemi per assorbimento acustico in commercio.
Per rendere accogliente un bar non sono sufficienti un arredamento bar professionale che faccia sentire il cliente a casa, un menù che vada incontro ad esigenze alimentari ed economiche dell’avventore ed un personale efficiente e cordiale, per far si che il locale sia più frequentato e più a lungo, bisogna provvedere anche alla salute delle persone che entrano per consumare e del personale.
Queste particolari attenzioni si esprimono in un bar sempre pulito e igienicamente controllato, in alimenti freschi e batteriologicamente sicuri e in un personale aggiornato nei vari livelli di corsi di igiene e sicurezza del lavoro.
Ma spesso si sottovaluta un altro aspetto che concorre in modo molto importante al benessere del cliente e sopratutto del personale, il livello di rumorosità del locale.
Livello di Rumorosità del Locale
I locali pubblici, come i bar, devono rispettare rigide normative in fatto di inquinamento acustico, che non solo prevedono limiti per l’interno del locale, ma anche per il rumore che si percepisce nelle abitazioni adiacenti.
La Legge n. 447/95 riguarda il rumore proveniente da un locale e dai fastidi che può provocare all’esterno delle sue mura, mentre, per ciò che concerne la salute e il benessere di operatori e clienti la normativa vigente è la Uni 11690-1. Un bar in cui il livello di decibel percepito, sia all’interno che all’esterno, è troppo alto, non è un locale attento alle esigenze altrui e quindi non è un buon esercizio.
Una delle cause di maggior attrito, tra un esercizio e il suo vicinato, è proprio il livello acustico troppo alto.
Al momento dell’apertura di un nuovo locale sarà necessaria una Valutazione dell’Impatto Acustico (V.I.A) da allegare alla DIA (dichiarazione di inizio attività), e, nel caso si garantisca che non si farà musica, una autocertificazione veritiera che, se smentita, può far incorrere il proprietario in condanne penali. Ma non solo la musica può far scattare denunce verso un bar.
Impianti di condizionamento obsoleti, motori refrigeranti, cappe di aspirazione, possono concorrere a far alzare il livello di decibel. Il proprietario deve avvalersi della professionalità di un tecnico in acustica ambientale, assicurarsi che sia iscritto all’albo professionale della regione di competenza e affidarsi alle sue rilevazioni e consigli.
Nel caso si voglia insonorizzare un ambiente preesistente e non più rispondente alle normative, l’intervento di un tecnico è obbligatorio per legge e non solo il professionista consiglierà e stilerà un piano per “zittire” il bar, ma fornirà al proprietario suggerimenti per affrontare eventuali cause con il vicinato. E’ dovere del tecnico trovare le soluzioni adeguate nel caso trovi sforamenti nel livello di decibel e far abbassare il rumore proveniente dal locale.
Ogni comune ha specifici regolamenti sulle emissioni e zone indicate per l’apertura di nuovi locali, questi regolamenti si chiamano “Piano di zonizzazione acustica” e prevedono ordinanze, specifiche e deroghe per chi ha locali e bar. Il tecnico si occuperà delle pratiche burocratiche, dell’individuazione della zona acustica di appartenenza, della bonifica in caso di ristrutturazione e del piano acustico in caso di un locale exnovo.
Ma quali sono le soglie limite a cui prestare attenzione? Per quanto concerne l’inquinamento acustico che può provocare un bar i limiti permessi non sono tutti uguali e cambiano da regione a regione e da comune a comune. In linea di massima possono variare da i 70 Db in zone con traffico intenso o commerciali e 50 nelle zone protette a densità abitativa residenziale alta. Il limite si abbassa in presenza di ospedali, cliniche e scuole. Ma la voce di maggior importanza per il benessere uditivo di vicini e frequentatori del bar, escludendo rumorosità esterna causata dall’impiantistica del locale, è il riverbero sonoro che proviene dall’interno del bar.
Una delle cause di soste più brevi da parte dei clienti, sensazioni di fastidio da loro dimostrate e, malesseri diffusi degli operatori, è il rumore continuo che si produce all’interno delle pareti di un bar. Elettrodomestici, macchina per il caffè, motori dei frigoriferi, filodiffusione e la stessa presenza dei clienti porta la soglia dei decibel ad innalzarsi in modo considerevole creando un sottofondo che, a lungo andare, porta a problemi di salute cronici per chi lavora al bar e una diminuzione del tempo di permanenza del cliente del 10-15% con una riduzione dei consumi e degli introiti.
Esprimendo questo disagio in numeri si può capire quanto il problema decibel sia importante. Un bar con più fonti di filodiffusione, forte passaggio di clienti e più operatori impegnati in diverse mansioni con l’utilizzo di più elettrodomestici, può arrivare a produrre 80 db di rumore e anche più. Dopo quaranta minuti di esposizione a questi livelli si comincia a soffrire di ipoacusia temporanea (come in discoteca), abbassamento della soglia di attenzione, emicrania e vertigini. Un cliente ovvia a questi disturbi semplicemente andandosene ma, un barista, non può abbandonare la postazione di lavoro.
Recenti studi di settore hanno dimostrato che una soglia di rumore elevata e continua provoca la perdita di più di 20 giorni lavorativi da parte dei dipendenti a causa dei malesseri prima citati, una perdita di efficienza e di comunicazione tra dipendenti operatori e clienti e, aspetto ancora più preoccupante è che, i disturbi causati dall’esposizione, da temporanei possono diventare cronici compresi l’ipoacusia. Prima che intervengano gli organi preposti a controllo (Agenzie ambientali, ispettorato del lavoro e i legali del vicinato) è bene interpellare i professionisti del settore per avviare uno studio ambientale e un progetto di ristrutturazione.
Come Scegliere Pannelli Fonoassorbenti
Le opere di insonorizzazione possono esser comprese in un più ampio progetto di ristrutturazione, altrimenti, interpellando ingegneri acustici e tecnici del suono, si possono studiare piani per occuparsi solamente della bonifica acustica senza coinvolgere l’architettura ospitante il bar.
Ogni caso è diverso e quindi si dovranno valutare tutte le specifiche di costruzione, le emissioni di impianti e le soluzioni per apparecchiature e filodiffusione.
Un consiglio, mai affidarsi ai soli artigiani. Anche se la ditta può fornire una manodopera eccellente, non ha le competenze ne le autorizzazioni per garantire un buon risultato. La sola garanzia dei materiali non è sufficiente, servono permessi e certificati e sopratutto un progetto firmato da un tecnico iscritto all’albo.
Il progettista studierà il posizionamento delle apparecchiature atte al lavoro, il riverbero delle onde sonore, il picco di rumorosità in base al flusso di clientela, le emissioni degli impianti di filodiffusione e, sceglierà, i migliori prodotti presenti sul mercato per un’istallazione adeguata nel bar. Nemico numero uno per il benessere di clienti e operatori non è tanto il singolo suono che può durare pochi istanti, ma il logorio acustico che provoca il riverbero sonoro.
Il riverbero è il rimbalzare delle onde sonore su soffitti e pareti e colpisce lungo tutto l’arco della giornata in modo continuo. Il riverbero provoca una continua sollecitazione sull’apparato uditivo e, se un suono o un rumore di alta intensità, possono provocare un fastidio immediato, questo fenomeno invece, anche se non percepibile provoca tutti i disturbi prima citati. I materiali tecnologici impiegati per l’insonorizzazione del locale assorbono il riverbero e impediscono alle onde sonore di rimbalzare come in un flipper colpendo gli astanti.
Per quanto riguarda i rumori immediati, le soluzioni possono essere anche semplici, applicazioni di limitatori di decibel, rilevatori di intensità dei suoni, ammodernamento degli impianti di scarico e di refrigerazione, riposizionamento dei macchinari per l’espletamento dei lavori, ma, nonostante queste migliorie, il riverbero si risolve solo con pannelli fonoassorbenti.
Nell’immaginario collettivo parlare di isolamento acustico porta alla memoria i “contenitori per le uova”, brutti, facilmente distruttibili e di impatto visivo terribile. Ora invece, le soluzioni in commercio non solo possono essere invisibile alla vista ma offrono anche prodotti di design che abbelliscono l’ambiente. I pannelli fonoassorbenti sono costruiti in materiali capaci di assorbire le onde sonore e il loro coefficiente di assorbimento si indica con un valore da 0 a 1. Più il decimale si avvicina all’unità più il loro potere sarà elevato.
Non solo proteggeranno gli astanti dalla pressione sonora, ma eviteranno che il rumore e il riverbero si diffondano lungo le opere architettoniche infastidendo condomini e vicini. Gli interventi si differenziano da locale a locale, ecco perché i progetti di bonifica e gli interventi di istallazione devono essere eseguiti da professionisti. Non solo si otterranno le certificazioni di messa in opera a regola d’arte, ma ogni problema avrà il giusto pannello fonoassorbente.
Pannelli Fonoassorbenti più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei pannelli fonoassorbenti più venduti online con i relativi prezzi. Cliccando sul prodotti è possibile accedere alla pagina in cui si trova una descrizione dettagliata e le opinioni degli acquirenti.